Akira.M. |
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| Adesso però non voleva passare per la cattiva, insomma alla fine era lei quella che veniva giudicata, un pò di comprensione. Ma forse stava esagerando, in fondo, alla fine si erano solo prodigati per fare in modo di sentirsi accettata. L'ultima cosa che voleva - sebbene potesse sembrare molto strano - era rovinare la giornata a quei ragazzi. Scosse leggermente la testa, agitando quei riccioli scuri che si ritrovava, prima o poi avrebbe tagliato quei capelli, iniziavano a darle tremendamente fastidio, sopratutto adesso che si avvicinava l'estate. Si girò lentamente, cercando di ricordare di chi potesse essere quella voce, dirla tutta aveva un che di familiare, ma non riusciva a ricordare ancore molto bene alcune cose. Dopotutto era stata lei quella che aveva avuto la geniale idea di farsi cancellare la memoria, ma era davvero così debole prima?L'Akira di adesso avrebbe affrontato qualunque cosa con determinazione e testa alta, fregandosene altamente di tutto e di tutti. Invece l'Akira di prima era molto differente. Si chiese se fosse ancora lì, da qualche parte dentro di lei. Tutta la faccenda di Akemi le faceva venire il mal di stomaco. - Non sono arrabbiata - rispose semplicemente, osservando la familiare figura che si avvicinava sempre più. Sembrava davvero arrabbiata?Bé, forse un pochino, in fondo non sopportava i sotterfugi e tutti quei dannatissimi segreti. Lei era il tipo di persona senza peli sulla lingua, che faceva sempre tutto alla luce del sole.
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