Conosci la Leggenda delle Nove Stelle di Ghiaccio?

Dyan stava guidando la sua Pantera Nera e rampante

Era sedutoo con un braccio fuori dal finestrino, a penzolare quasi fosse inerme. Era estate e le temperature erano molto calde da quelle parti. Stava percorrendo la stradale per raggiungere il Kanto, dato che erano in visita a delle persone. La strada era deserta e il sole bello che alto e caldo, portava una canotta senza maniche, nera e molto aderente. Gli occhiali da sole nerissimi e riflettenti e una fascia sulla fronte a sollevargli i capelli. Perenni erano i suoi stivali stile cowboy sopra i jeans, e nepure il caldo poteva dissuaderlo a provare altre soluzioni epr i suoi calzari. Cholette, il suo fedelissimo chara era seduta sul bordo del finestrino abbassato a prendersi il vento come fosse un cagnolino.
Sarebbe stata una mattinata perfetta nella sua bellissima auto lucida e profumante di pelle, cin suo fratello accanto a lui al posto di guida e quel piccolo chara inutile e silenzioso di Maka. Peccato che avevano dei passeggeri....
Un tipetto di còui ancora non avevaimparato il nome vestito di bianco e con il suo stupidissimo esserino che darren chiamava verità... e quella strafiga di una ragazzaccia insopportabile che faceva da babysitter a quel moccioso tutto sorrisini.... e che palle. Apparte il bambino quella auto era infestata di verità che non gradiva... a cominciare da Maka. ma Darren era di visita a quella p********a che credeva di essere la sua fidanzata e perciò lui doveva accompagnarlo....
e che diamine, mai una vlta che provassero un'uscita vera tra uomini.
E darren come al solito se ne stava in silenzio mentre guardava fuori tutto sorridente e impaziente epr qualcosa. vabbè... almeno per quel sorriso valeva la pena sopportare quegli stupidi passeggeri che aveva dietro...

Hachiro guardò fuori per la strada con un sorriso sulle labbra, ignorando il malumore di Dyan; gli dispiaceva che la prendesse così, e sapeva che avrebbe preferito starsene solo con il fratello, piuttosto che avere in macchina anche lui e Sakurako. Però sapeva che se anche quel ragazzo così buio aveva un chara, voleva dire che aveva un cuore... tutti hanno un cuore, e certa gente più di altra. E Darren glie l'aveva dimostrato, facendogli nascere il suo piccolo Koto, che in quel momento se ne stava nascosto nella tasca del giubbino, timido timido. Hachiro rimase così, a contemplare il paesaggio, pensieroso. Anche Sakurako, proprio come Hachiro, guardava fuori, ma con aria annoiata, anzi, probabilmente un tipo come Dyan direbbe "con aria da gran donna". Proseguirono ancora per parecchi chilometri, ed iniziarono a costeggiare il mare; Hachiro allora non resistette alla tentazione, e respirò profondamente l'aria che entrava in macchina dal finestrino aperto dalla parte di Dyan: era così bello e sereno sentire l'odore di acqua salmastra nell'aria... con quel caldo poi, si sentiva veramente l'estate, sembrava quasi che si fosse in grado di riuscire a respirarla quell'estate... non che per lui estate significasse molto: di solito la passava sempre in casa a prendere lezioni dal signor Aizawa, ma adesso, con il suo piccolo Koto, con i due fratelli e persino con Sakurako, che era sempre così taciturna e riservata, sembrava essere arrivato ad in un altra dimensione, come se fosse appena cominciato un nuovo inizio...

Ma improvvisamente la loro corsa in macchina tranquilla e rilassata fu interrotta da un'urlo improvviso. Nel sedile di dietro il bambino che Darren aveva preso con se si sporse in avanti con grande slancio ad afferrare la manica di Darren.
SISILLA, LA FENTO, LEI FTA Lì. TVI PLEGVO, VOGHIO VEDDELE SISILLA. SISSILLA. SISSILA. TVI PLEGVO!
A quelle urla festose Darren non poteva resistere e voldandosi ad accarezzare la testolina del bambino gli sorrise felicisismo.
Ma certo che andiamo a trovare Shillla. Lei è la nostra prima meta.
A quelle parole Dyan si voltò a guardare il fratello dimenticandosi della strada.
Tu sei pazzo.
Disse furioso.
Io non sono un Taxi Driver e non ci entriamo tutti in macchina!
Ma Darren rispose cordialmente come se gli fosse stato fatto un complimento.
Grazie mille Aniki.
Cosa? Grazie? Eh che diamine lui che non risponde mai alle domande o alle richieste indirette. Ma perchè poi doveva finire così con lui? SEMPRE:... e che diamine.
Io non mi fermo da nessuna parte.Eravamo daccordo che scaricavamo la prostituta quà dietro dal sacerdote nel Kanto. Punto e basta. Non mi hai parlato di rivedere Shilla!
Darren si volse dall'altra parte a guardare il finestrino.
Shilla alloggia in quella casetta che da sul mare. Sono sicuro che ci ospiterà per il pranzo.
Come? Sostare? Ma se potevano raggiungere il Kanto in3 ore di strada in macchina! Lui non era mica uno che soffriva la macchina e poi non gliene fregava nulla se i mocciosi di dietro e la prostituta gotica volevano fare la pipì. Potevano usare gli autogrill, ma non la sosta a casa poi di... oh no... Shilla!!!!!!!!!!
E comunque non è un sacertote ma una Sacerdotessa!
Si intromise Colette tutta entusiasta del vento.
ELLIFHA, SISILLA, SISILLA. GLACSIE DHANDE FLVATEVVONE FANNE.
Dyan storse il naso.
Ma che c***o hai detto?
Oh che grande, guarda che bello Dyan.
Esclamò Cholette tutta contenta. Infatti un camion da trasporti gli stava letteralmente finendo addosso perchè Dyan era finito nela corsia opposta. Alla fine riuscì però a sterzare all'ultimo minuto facendo scoppiare a ridere il fratello e facendo piangere al piccolo Nike, che era finito sballottolato addosso al moccioso bianco e alla prostituta.

Hachiro si affrettò a consolare il piccolo Nike.
Dai, su non è successo nulla... fece accarezzandolo come se fosse il suo fratellino minore.
Sakurako invece si sporse davanti irritata e disse a Dyan: Smettila di fare tanto il figo e guarda dove guidi. Poi modera i termini e porta rispetto per la gente, chiamami con il mio nome, che è Sakurako... se devo fare anche lo spelling dimmi... a quanto pare nessuno ti ha insegnato le buone maniere... quelle ormai erano la sua legge: qualunque cosa facesse, doveva rispettare le buone maniere, essere educata e non scomporsi mai troppo... ma di tanto in tanto si lasciava pure scappare quello che pensava. Come in quel momento con Dyan. Anche se in realtà si stava ancora contenendo perchè fosse stato per lei, per com'era veramente, gli avrebbe risposto: "Prostituta sarà una tua ipotetica ragazza... povera lei a sopportarti, oltretutto..." ma quella lei che era in realtà non si era ancora mostrata al mondo...
Darren al contrario di te è così educato... non gli somigli affatto. e lo disse in un tono un po' provocatorio e altezzoso e tra le righe si leggeva chiaro un messaggio: "Darren non ti merita affatto come fratello". Era per caso una frecciatina? Probabilmente sì, ma era anche quello che pensava, la semplice verità.
Dai, Sakurako... fece Hachiro, continuando ad accarezzare il piccolo Nike: non gli piacevano certe frecciatine, né da una parte né dall'altra.